SUCCESSI
RICHIESTE
Cosa abbiamo ottenuto per voi
UN GREEN DEAL EUROPEO PER SALVARE IL CLIMA
- Messo l’Europa sulla buona strada per una società con al centro la neutralità climatica einquinamento zero, senza lasciare indietro nessuno, spingendo la Commissione ad adottare un Green Deal Europeo, un piano per l’Europa per affrontare le crisi multiple di clima, biodiversità ed inquinamento
- Aumento delle energie rinnovabili fino al 45% entro il 2030. Ciò contribuirà a ridurre le bollette energetiche per i consumatori e a ridurre la nostra dipendenza da Putin e da altri autocrati stranieri
- Un nuovo Fondo sociale per il clima per aiutare i cittadini a ridurre il costo delle bollette energetiche, a ristrutturare le loro case e a sostenere un trasporto pubblico accessibile
- Una nuova legge UE per accelerare la ristrutturazione degli edifici europei
- Un nuovo comitato scientifico consultivo per verificare l’impatto delle future leggi dell’UE sul clima
- Il mercato della CO2 dell’UE è stato rafforzato per garantire che i settori dell’industria e dell’energia paghino per le loro emissioni. Entrambi i settori dovrebbero essere completamente decarbonizzati entro il 2039
- Una nuova legge UE per ridurre le emissioni di metano dal settore energetico. Il metano è ancora più pericoloso della CO2 nel breve periodo ed è attualmente responsabile di un terzo del riscaldamento globale
- Una nuova legge UE per eliminare gradualmente i gas serra super potenti (F-gas) utilizzati nei frigoriferi, nei condizionatori d’aria o nelle pompe di calore
PROTEZIONE DELLA NATURA
- Una legge sul ripristino della natura per proteggere e ripristinare le aree naturali, assicurando che almeno il 20% della superficie terrestre e marina dell’UE sia sotto ripristino entro il 2030
- Sanzioni penali per chi commette reati ambientali
- Una nuova legge UE che garantisca che i prodotti importati non provochino deforestazione in nessuna parte del mondo
- La Commissione ha presentato due proposte per migliorare la salute dei suoli e la resilienza delle foreste dell’UE. La legge europea sulla salute del suolo e quella sul monitoraggio delle foreste saranno negoziate dal Parlamento e dal Consiglio dopo le elezioni europee.
- Abbiamo mosso accuse contro i conservatori e i liberali affinché si aggiustino le politiche agricole UE che non funzionano
RIDUZIONE DELLA NOSTRA IMPRONTA
- Una nuova legge UE per combattere il greenwashing dei prodotti immessi sul mercato UE
- Un nuovo diritto alla riparazione per garantire un accesso facile e conveniente ai pezzi di ricambio, in modo da non dover gettare i dispositivi ogni volta che si rompono
- Una tassa sulla CO2 alle frontiere dell’UE, per decarbonizzare le importazioni di acciaio, cemento, alluminio e fertilizzanti
- Stop alle esportazioni dei rifiuti in plastica dell’UE verso paesi terzi
- Una nuova legge europea per garantire che i prodotti immessi sul mercato dell’UE non abbiano provocato deforestazioni
DECARBONIZZAZIONE DEI TRASPORTI
- Dal 1° gennaio 2024, l’industria del trasporto marittimo ha iniziato a pagare per le sue emissioni. Anche il trasporto marittimo sarà soggetto a nuovi obiettivi di emissione
- Tutte le nuove auto, i furgoni e gli autobus immessi sul mercato dell’UE dopo il 2035 saranno a emissioni zero, e praticamente tutti i nuovi camion entro il 2040
- Una nuova legge UE per accelerare la diffusione delle stazioni di ricarica elettrica in tutta Europa
- Una nuova legge UE per ridurre l’impatto ambientale delle batterie utilizzate nella mobilità elettrica, in particolare aumentando la riciclabilità delle batterie e dei loro componenti
BENESSERE DEGLI ANIMALI
- Abbiamo ottenuto la creazione di una commissione d’inchiesta per indagare sui casi di crudeltà nel trasporto di animali in Europa. A seguito di tale indagine, la Commissione ha proposto nuove norme per tutelare il benessere degli animali durante il trasporto. Questa proposta sarà negoziata dopo le elezioni europee
Continuamo a lottare per
un massiccio piano di investimenti del valore di almeno 200 miliardi di euro all’anno per proteggere le persone e il pianeta
un’Unione europea a inquinamento zero, con aria respirabile, acqua pulita e beni di consumo privi di sostanze tossiche
restaurare la natura e ripristinare i preziosi ecosistemi oggi minacciati
costruire un sistema energetico al 100% rinnovabile entro il 2040 che protegga il clima e crei due milioni di nuovi posti di lavoro
prendere un terzo del bilancio dell’UE, oggi speso per l’agricoltura industriale, e investirlo invece nell’agricoltura sostenibile
rendere più accessibili alimenti sani a prezzi equi sia per i consumatori che per i produttori
tenere lontano dai nostri campi i pericolosi pesticidi come il glifosato
creare milioni di buoni posti di lavoro in settori come l’edilizia, l’energia e i trasporti
porre fine alle speculazioni sul cibo che costringono le persone a soffrire la fame mentre i grandi industriali realizzano profitti record
espandere i trasporti pubblici e ridurre i prezzi dei biglietti
eliminare gradualmente tutti i sussidi ai combustibili fossili a partire dal 2025
investire nell’isolamento termico delle case
il benessere degli animali e la richiesta di porre fine a pratiche di sfruttamento
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Cosa abbiamo ottenuto per voi
Adozione di una risoluzione del Parlamento Europeo sul reddito minimo, di cui siamo stati relatori, che chiede alla Commissione di produrre una direttiva sulla questione. (si veda il documento programmatico dei Verdi/ALE)
Adozione della Trasparenza Retributiva, che obbligherà i datori di lavoro a rendere pubbliche le informazioni sui salari dei propri dipendenti e a stabilire criteri per determinare i livelli salariali senza pregiudizi di genere
Istituzione di un Fondo sociale per il clima, che contribuisca a combattere la povertà energetica e dei trasporti con un sostegno diretto al reddito e investimenti a lungo termine
Direttiva sui lavoratori delle piattaforme digitali: siamo riusciti a far adottare una posizione parlamentare forte per porre fine al falso lavoro autonomo e garantire un impiego dignitoso a milioni di lavoratori delle piattaforme digitali
Richiesta di un divieto di disconnessione delle utenze per le famiglie a basso reddito e vulnerabili (nella dichiarazione di Porto)
La creazione della “Piattaforma europea per la lotta al problema dei senzatetto” è diventata realtà grazie al lavoro del nostro gruppo. L’UE si è impegnata per porre fine al fenomeno dei senzatetto entro il 2030
Obiettivi di bilancio obbligatori per il clima e la biodiversità e DNSH – Siamo riusciti a negoziare che almeno il 30% del bilancio totale dell’UE e lo Strumento di recupero dell’Unione europea sosterranno gli obiettivi climatici, rispetto all’obiettivo del 20% del QFP 2014-2020. Per la prima volta siamo anche riusciti a negoziare obiettivi specifici per la spesa del bilancio dell’UE per la prevenzione del declino della biodiversità, con un obiettivo del 7,5% per la spesa annuale nel 2024 e del 10% per il 2026 e il 2027. Inoltre, il principio di “non nuocere” è stato ancorato al bilancio dell’UE
Una politica di coesione più verde e più inclusiva che mai – Sulla base della nostra iniziativa Greens/EFA, la nuova politica di coesione per il periodo 2021-2027 integra i principi generali che devono essere rispettati per ricevere i finanziamenti UE: il rispetto della Carta dei Diritti Fondamentali (compresa la parità di genere e l’integrazione) la non discriminazione e lo sviluppo sostenibile (compresa la protezione del clima). Un’altra vittoria è il taglio o la graduale eliminazione di spese dannose supportate dai fondi di coesione, come le discariche, l’energia nucleare, gli inceneritori di rifiuti
Disposizioni forti in materia di ambiente e di Stato di diritto per lo Strumento di resilienza e recupero (RFF) – Siamo riusciti a includere nell’attuazione dell’RFF una disposizione forte che implica di non arrecare danni significativi all’ambiente e sul clima. Allo stesso modo, abbiamo spinto per includere tra le clausole condizionali la presenza di uno stato di diritto consolidato. Ci siamo battuti per non erogare i fondi UE ai Paesi che violano i loro obblighi in materia di stato di diritto
Legge sui servizi digitali (Digital Services Act, DSA): Questo testo, adottato nel gennaio 2022, contiene misure volte a proteggere i diritti fondamentali nel mondo digitale, come la libertà di espressione e la libertà di riunione e associazione, alla luce dei modelli di business delle piattaforme online che si basano sulla manipolazione mirata degli individui attraverso l’amplificazione dei contenuti. La DSA è un passo fondamentale nella politica digitale europea. Ha suscitato molto interesse perché mira a stabilire regole di responsabilità nei confronti dei contenuti legali e illegali. A seguito del voto, le piattaforme online di grandi dimensioni dovranno sottoporsi a valutazioni del rischio, audit obbligatori e consentire a ricercatori scientifici e ONG di accedere ai dati della loro piattaforma. Inoltre, alle piattaforme online è vietato utilizzare modelli di progettazione ingannevoli
Direttiva sui lavoratori delle piattaforme: Il nostro gruppo è riuscito a includere miglioramenti cruciali al testo nonostante l’intensa attività di lobbying delle industrie del settore per mettere a rischio l’accordo all’ultimo minuto. Tali miglioramenti fanno sì che le piattaforme non possano eludere le responsabilità subappaltando i lavoratori, e le obbligano a garantire trasparenza sui sistemi di monitoraggio e di decisione automatizzata degli algoritmi Di conseguenza, la decisione di licenziare qualcuno dovrà sempre essere presa da un essere umano e i lavoratori avranno voce in capitolo sui sistemi decisionali attraverso la consultazione e la contrattazione collettiva
Legge sull’intelligenza artificiale: La posizione del PE, adottata nel giugno 2023, include divieti per l’identificazione biometrica a distanza negli spazi pubblici, sia in tempo reale che a posteriori, nonché il divieto di riconoscimento delle emozioni, di polizia predittiva, di categorizzazione biometrica e di creazione di database di riconoscimento facciale attraverso lo scraping di Internet. Queste sono state richieste politiche fondamentali da parte nostra. Allo stesso modo, siamo riusciti a ottenere regole ad hoc per i modelli fondamentali (come ChatGPT) e per l’Intelligenza Artificiale a scopo generale, compreso il reporting ambientale. Infine, un’altra vittoria fondamentale è stata l’inclusione di una valutazione obbligatoria dell’impatto sui diritti fondamentali da parte di tutti i fornitori di sistemi di intelligenza artificiale ad alto rischio prima dell’uso.
Data Act: Abbiamo fatto in modo che le persone abbiano un controllo migliore sui dati che generano utilizzando dispositivi connessi a Internet, dai fitness tracker agli aspirapolvere intelligenti, fino alle automobili smart. I produttori dovranno ottenere il consenso degli utenti prima di poter ricevere i loro dati, garantendo così la protezione dei dati personali. Gli utenti possono inoltre facilmente condividere i dati anche con altri fornitori di servizi, se lo desiderano. Ciò introduce una separazione tra l’acquisto di un prodotto e l’eventuale successiva stipula di servizi nel contesto del suo utilizzo, creando così condizioni di parità per le piccole e medie imprese e per le start-up nei futuri mercati dei dati.
La Presidenza della Commissione ha legato il successo del proprio mandato al lancio e all’attuazione del “Green Deal europeo”
Il fondo di ripresa Covid da 750 miliardi di euro: come avevamo a lungo sostenuto, per la prima volta nella sua storia, l’UE ha preso in prestito congiuntamente un importo significativo per rilanciare gli investimenti pubblici. Abbiamo anche garantito che almeno il 37% sia speso per le priorità verdi e che nessuno dei finanziamenti provochi danni significativi all’ambiente
Caricabatterie universali: nell’ottobre 2022 sono state adottate norme per la creazione di un caricabatterie comune per smartphone, tablet, fotocamere e altri tipi di dispositivi simili. Insieme all’unbundling, cioè la vendita separata del dispositivo e del caricabatterie, ciò consentirà di ridurre i rifiuti elettronici.
Quadro normativo completo per i cripto-asset per proteggere i fondi dei consumatori dalle frodi, con forti regole di tracciabilità per prevenire il riciclaggio di denaro o l’evasione delle sanzioni.
Tassa sulle aziende produttrici di combustibili fossili durante la crisi energetica.
mposta minima UE sulle multinazionali: almeno il 15% di imposta sulle grandi imprese, non più zero!
Creazione di un’Autorità europea antiriciclaggio e di regole più severe, in modo che gli oligarchi russi e la criminalità organizzata non possano più nascondere i loro yacht e le loro ville dalle autorità
Continuamo a lottare per
Standard minimi di protezione delle organizzazioni della società civile in tutti gli Stati membri dell’UE
Un reddito minimo a livello europeo sufficiente a tenere le persone fuori dalla povertà, sia che lavorino o meno.
Rendere permanente l’assicurazione contro la disoccupazione per proteggere i lavoratori in tempi di crisi economica
Porre fine alla bolla degli affitti, investendo in alloggi pubblici e a prezzi accessibili e sostenendo un calmiere sugli affitti laddove necessario per proteggere gli inquilini
Consentire ai giovani di iniziare la propria vita con case a prezzi accessibili e tutte le condizioni necessarie per una vita indipendente.
I diritti dei sindacati e il loro essenziale ruolo democratico
Il miglioramento delle condizioni di lavoro e la garanzia che la transizione verde non lasci indietro nessun lavoratore
Il riconoscimento dei lavoratori delle piattaforme digitali come lavoratori e per il divieto di stage non retribuiti
Una tassa minima sugli extraprofitti e un’imposta patrimoniale a livello europeo
Porre fine all’elusione fiscale da parte delle multinazionali
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Cosa abbiamo ottenuto per voi
Abbiamo sempre sostenuto l’Ucraina nella sua lotta contro la guerra di aggressione della Russia. Ci siamo battuti per sanzionare la Russia e abbiamo sostenuto l’Ucraina affinché diventasse un Paese candidato all’adesione all’Unione Europea
Abbiamo ottenuto la maggioranza del Parlamento europeo per chiedere un cessate il fuoco a Gaza
Abbiamo combattuto contro accordi commerciali e di investimento insostenibili e ingiusti
Abbiamo limitato il commercio di spyware con i regimi autoritari
Abbiamo guidato gli sforzi per smascherare e contrastare l’indebita influenza straniera sulle istituzioni dell’Unione europea
Siamo state le principali sostenitrici di un approccio femminista e inclusivo alla politica estera dell’UE
Abbiamo fatto adottare al Parlamento europeo una relazione che chiede il monitoraggio e il controllo a livello europeo delle esportazioni di armi in tutto il mondo
Siamo in prima linea nel dare priorità alle imprese e ai diritti umani, con l’obiettivo di promuovere un comportamento aziendale sostenibile e responsabile lungo le catene globali del valore e di garantire che i prodotti che causano la deforestazione o sono realizzati con il lavoro forzato non siano venduti nell’UE
Siamo riusciti a mettere in evidenza in diversi rapporti e risoluzioni nazionali le tendenze autocratiche di alcuni regimi e le loro conseguenze per l’UE
Siamo stati i primi a sollevare e siamo tuttora i più espliciti sulla questione dell’ecocidio e delle sue conseguenze in Ucraina a seguito della guerra
Siamo stati i primi a chiedere l’embargo totale sulle importazioni di combustibili fossili e nucleari russi
Abbiamo guidato gli appelli per un regime di sanzioni a livello europeo che colpisca gli individui responsabili della grande corruzione al di fuori dell’UE
Continuamo a lottare per
Assicurarsi che l’Unione Europea rimanga un progetto di pace e sicurezza, costruendo un’Unione europea della sicurezza
Garantire che l’UE si schieri contro l’autoritarismo e a favore dei diritti umani
Continuare a sostenere l’Ucraina, accogliere nuovi membri nell’UE e aiutare i Paesi candidati a prepararsi all’adesione
Insistere su politiche commerciali e di investimento sostenibili dell’UE che “non danneggino” e non vadano a scapito dei diritti umani
Diventare indipendente dal punto di vista energetico e ottenere un maggiore controllo su tecnologie e catene di approvvigionamento vitali, rendendo l’UE più sicura e indipendente dagli autocrati
Porre fine ai veti nazionali in modo che l’UE possa lavorare efficacemente e parlare con una sola voce in politica estera e in altri settori chiave
Diventare indipendente dal punto di vista energetico e ottenere un maggiore controllo su tecnologie e catene di approvvigionamento vitali, rendendo l’UE più sicura e indipendente dagli autocrati
Promuovere un’azione esterna dell’UE che risponda alle esigenze di genere
Opporsi all’eccessiva priorità della migrazione nella politica estera e di sviluppo
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Cosa abbiamo ottenuto per voi
Ratifica della Convenzione di Istanbul da parte dell’UE
Adozione della direttiva sulle donne nei consigli di amministrazione, che rappresenta un primo passo verso il raggiungimento di un maggiore equilibrio di genere nei consigli di amministrazione delle società e una spinta verso una maggiore uguaglianza di genere nel processo decisionale aziendale
Presentazione da parte della Commissione della direttiva sulla violenza contro le donne e la violenza domestica; adozione di una posizione del Parlamento che ha rafforzato la proposta della Commissione, includendo ulteriori reati penali, nonché misure di protezione, sostegno e prevenzione rafforzate, compresa la nostra proposta di istituire piani d’azione nazionali e un sostegno specialistico per le vittime di violenza informatica. Il testo è stato notevolmente indebolito durante i negoziati con il Consiglio e continueremo a lottare per ottenere i più alti standard contro la violenza di genere nell’UE nel prossimo mandato
Abbiamo proseguito questa spinta nella recente direttiva sulla violenza contro le donne e le ragazze (VAWG), garantendo che siano al sicuro da abusi e molestie online
Abbiamo costruito un forte sostegno all’interno del Parlamento e adottato una relazione sulla salute e i diritti sessuali e riproduttivi, abbiamo guidato le risoluzioni del PE che denunciano i contraccolpi sulla salute e i diritti sessuali e riproduttivi: come le risoluzioni degli Stati Uniti sul Texas e su Roe vs Wade, sul divieto di risoluzione sull’educazione alla sessualità in Polonia e sulle zone franche LGTBIQ+
Lotta alle molestie sessuali attraverso un’azione di advocacy coerente con la rete #MeTooEP; i deputati saranno obbligati a seguire una formazione obbligatoria contro le molestie sessuali, al fine di combatterele e promuovere il sostegno alle vittime nel Parlamento europeo
Risoluzione sulla relazione sulla discriminazione intersettoriale nell’Unione europea
Risoluzione sulla depenalizzazione universale dell’omosessualità
Diritti LGBTIQ+: Il PE dichiara l’UE “Zona di libertà LGBTIQ” e propone di proteggere i diritti dei bambini delle famiglie arcobaleno in situazioni transfrontaliere
Donne e ragazze con disabilità: I Verdi/EFA hanno spinto per il divieto di sterilizzazione forzata nell’ambito della violenza contro le donne e della violenza domestica
Direttiva antidiscriminazione (in corso)
Rafforzamento delle misure di inclusione in Erasmus+
Promozione delle lingue minoritarie
Bilancio di genere: grazie alla nostra iniziativa di gruppo, ora sarà possibile rendere i futuri bilanci dell’UE più equi per tutti i generi. Dopo tutte le nostre pressioni la CE ha creato una metodologia per implementare il Gender budgeting per i fondi UE che anche il PE intende adottare per il suo bilancio interno
Integrazione della dimensione di genere: I Verdi/EFA sono stati i relatori di genere del PE e hanno spinto per lo sviluppo e l’adozione di un piano d’azione di genere del PE
Fondamentale la spinta al genere nell’agenda sul clima nel FEMM di dossier chiave come la direttiva sull’efficienza energetica, la strategia dell’UE per la mobilità sostenibile e intelligente, il rapporto sugli aspetti di genere della crisi del costo della vita e della povertà energetica; ha inoltre evidenziato la condizione delle donne e dell’ambiente nel recente lavoro sulla strategia tessile dell’UE e in una risoluzione che spinge alla lotta contro il cambiamento climatico nella Commissione delle Nazioni Unite sullo status delle donne
Politica estera femminista: Primo rapporto che invita l’UE e gli Stati membri a sviluppare una politica estera femminista, delineandone le misure chiave (donne, pace, sicurezza)
Continuamo a lottare per
Garantire che uomini e donne siano pagati allo stesso modo per lo stesso lavoro
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Cosa abbiamo ottenuto per voi
Introduzione della relazione annuale sullo Stato di diritto da parte della Commissione, contenente raccomandazioni a tutti gli Stati membri sul rispetto dei valori fondamentali dell’UE
Adozione del regolamento sulla condizionalità dello Stato di diritto e applicazione nel caso dell’Ungheria
Adozione della condizionalità dei diritti fondamentali per alcuni fondi nel regolamento sulle disposizioni comuni e applicazione nei casi di Ungheria e Polonia
Inclusione di un ampio ambito personale e di una definizione di partecipazione pubblica come parte della direttiva anti-SLAPP: per proteggere non solo i giornalisti ma tutte le vittime di SLAPP, compresi i difensori dei diritti umani e i difensori dell’ambiente
Integrazione della protezione dei giornalisti e dell’indipendenza dei media, in particolare la trasparenza della proprietà dei media e le regole di concentrazione del mercato come parte della legge sulla libertà dei media
Richiesta per la fine degli abusi dei software spia, regole chiare e salvaguardie basate sullo stato di diritto per qualsiasi uso futuro di tali sistemi nel rapporto Pegasus
Garantire che la Data Governance Act e la Data Act non compromettano il Regolamento generale sulla protezione dei dati e non creino possibilità di raccolta dei dati per vie traverse
Introduzione di un divieto di identificazione biometrica a distanza e di polizia predittiva come parte della posizione del PE sulla legge sull’intelligenza artificiale
Adozione di un’iniziativa legislativa sullo status dell’artista
Il PE ha adottato con una maggioranza trasversale l’INL sullo statuto delle associazioni europee, di cui il nostro gruppo è stato relatore. A seguito di ciò, la Commissione ha pubblicato una proposta di legge per l’introduzione di uno statuto, su cui sono in corso i negoziati
In collaborazione con la società civile, i Verdi/EFA sono riusciti a spingere la Commissione a effettuare una valutazione d’impatto sui diritti fondamentali della direttiva sulla trasparenza della rappresentanza di interessi per conto di Paesi terzi, che riguarda le interferenze straniere e che potrebbe avere un forte impatto sulle organizzazioni della società civile
Chiedere conto al Consiglio e alla Commissione attraverso (numerose) interrogazioni, proposte di audizioni, scambi di opinioni, missioni, ad esempio sul finanziamento dell’immigrazione e sulla sorveglianza delle frontiere
Siamo riusciti a insistere su una valutazione d’impatto sostitutiva completa del regolamento sulla strumentalizzazione, assicurando che le leggi dell’UE che riguardano i diritti fondamentali siano basate su prove e proteggano i più vulnerabili
Abbiamo spinto con successo per l’istituzione del Gruppo di lavoro sul controllo di Frontex e abbiamo guidato il processo di stesura del rapporto sulle violazioni dei diritti fondamentali
In qualità di relatori, abbiamo ottenuto l’ambizioso mandato del Parlamento per la revisione della legislazione sui migranti residenti a lungo termine, per garantire la possibilità di spostarsi per lavoro e per altri scopi in tutta l’UE
L’adozione e la guida della direttiva sulla trasparenza delle retribuzioni, che obbligherà i datori di lavoro a rendere pubbliche le informazioni sui loro stipendi e a stabilire misure per eliminare il divario retributivo nelle aziende
Adozione della direttiva sulle donne nei consigli di amministrazione, che rappresenta un primo passo verso il raggiungimento di un maggiore equilibrio di genere nei consigli di amministrazione delle società e una spinta verso una maggiore uguaglianza di genere nel processo decisionale aziendale
Presentazione da parte della Commissione della direttiva sulla violenza contro le donne e la violenza domestica; adozione di una posizione del Parlamento che ha rafforzato la proposta della Commissione, includendo ulteriori reati penali, nonché misure di protezione, sostegno e prevenzione rafforzate, compresa la nostra proposta di istituire piani d’azione nazionali e un sostegno specialistico per le vittime di violenza informatica. Il testo è stato notevolmente indebolito durante i negoziati con il Consiglio e continueremo a lottare per ottenere i più alti standard contro la violenza di genere nell’UE nel prossimo mandato
Ratifica della Convenzione di Istanbul da parte dell’UE
Abbiamo proseguito questa spinta nella recente direttiva sulla violenza contro le donne e le ragazze (VAWG), garantendo che le donne e le ragazze siano al sicuro da abusi e molestie online
Lotta alle molestie sessuali attraverso un’azione di advocacy coerente con la rete #MeTooEP; i deputati saranno obbligati a seguire una formazione obbligatoria contro le molestie sessuali, al fine di combatterele e promuovere il sostegno alle vittime nel Parlamento europeo
Abbiamo costruito un forte sostegno all’interno del Parlamento e adottato una relazione sulla salute e i diritti sessuali e riproduttivi, abbiamo guidato le risoluzioni del PE che denunciano i contraccolpi sulla salute sessuale e riproduttiva: come le risoluzioni degli Stati Uniti sul Texas e su Roe vs Wade, sul divieto di risoluzione sull’educazione alla sessualità in Polonia e sulla LGTBIQ+.
Risoluzione sulla relazione sulla discriminazione intersettoriale nell’Unione europea
Donne e ragazze con disabilità: I Verdi/EFA hanno spinto per il divieto di sterilizzazione forzata nell’ambito della violenza contro le donne e della violenza domestica
Diritti LGBTIQ+: Il PE dichiara l’UE “Zona di libertà LGBTIQ” e propone di proteggere i diritti dei bambini delle famiglie arcobaleno in situazioni transfrontaliere
Risoluzione sulla depenalizzazione universale dell’omosessualità
Direttiva antidiscriminazione (in corso)
Rafforzamento delle misure di inclusione in Erasmus+
Promozione delle lingue minoritarie
Bilancio di genere: grazie alla nostra iniziativa di gruppo, ora sarà possibile rendere i futuri bilanci dell’UE più equi per tutti i generi. Dopo tutte le nostre pressioni la CE ha creato una metodologia per implementare il Gender budgeting per i fondi UE che anche il PE intende adottare per il suo bilancio interno
Integrazione della dimensione di genere: I Verdi/EFA sono stati i relatori di genere del PE e hanno spinto per lo sviluppo e l’adozione di un piano d’azione di genere del PE
Fondamentale la spinta al genere nell’agenda sul clima nel Comitato per i diritti delle donne di dossier chiave come la direttiva sull’efficienza energetica, la strategia dell’UE per la mobilità sostenibile e intelligente, il rapporto sugli aspetti di genere della crisi del costo della vita e della povertà energetica; ha inoltre evidenziato la condizione delle donne e dell’ambiente nel recente lavoro sulla strategia tessile dell’UE e una risoluzione che spinge alla lotta contro il cambiamento climatico nella Commissione delle Nazioni Unite sullo status delle donne
Politica estera femminista: Primo rapporto che invita l’UE e gli Stati membri a sviluppare una politica estera femminista, delineandone le misure chiave (donne, pace, sicurezza)
CSRD: la direttiva adottata prevede norme più dettagliate per le grandi imprese e le PMI quotate in borsa, che dovranno riferire e pubblicare informazioni sul loro impatto sull’ambiente e sul clima, sui diritti sociali e dei lavoratori e sull’uguaglianza di genere, sul rispetto dei diritti umani e sul governo societario interno. Ciò deve essere accompagnato da un maggiore coinvolgimento delle parti interessate della società civile e da un controllo più democratico di ulteriori azioni a livello europeo
CSDDD: la posizione del PE conferma l’introduzione di standard obbligatori di sostenibilità e due diligence per le grandi imprese. Le principali vittorie verdi includono un approccio all’intera catena del valore (quindi non solo alla catena di approvvigionamento), un elenco esplicito di impatti negativi sull’ambiente che dovrebbe includere anche la biodiversità e il benessere degli animali, la responsabilità civile e l’accesso alla giustizia per le vittime e un coinvolgimento significativo delle parti interessate
ECD: Gli Stati membri dovranno adattare la loro legislazione nazionale per prevedere sanzioni penali più elevate nei confronti delle imprese quando sono riconosciute colpevoli del tipo peggiore di reato, paragonabile all’ecocidio.
Riforma della legge elettorale europea – il PE propone liste transnazionali, voto a 16 anni e requisiti di parità di genere: Nel maggio 2022, il Parlamento ha adottato la sua proposta di riforma della legge elettorale europea. I Verdi/EFA sono riusciti a incorporare le priorità del nostro gruppo. In particolare, l’istituzione di una circoscrizione elettorale a livello europeo di 28 seggi in aggiunta alle circoscrizioni nazionali/regionali, la riduzione dell’età di voto a 16 anni e dei candidati a 18 in tutta Europa. Inoltre, abbiamo spinto per l’istituzione di liste chiuse o quote con l’obiettivo di garantire l’uguaglianza di genere, nonché di disposizioni per la democrazia interna dei partiti. Abbiamo anche garantito che la democrazia europea diventi più accessibile e più competitiva. Inoltre, la proposta del Parlamento contiene anche disposizioni per applicare la sentenza della Corte di giustizia europea sul caso Junqueras, chiarendo ulteriormente che l’immunità si acquisisce a partire dalla dichiarazione ufficiale dei risultati, senza ulteriori requisiti stabiliti dagli Stati membri
Riforma dei Trattati UE – Il PE ha proposto di riformare i Trattati e di renderli più democratici, verdi e sociali. Nel giugno 2022, a seguito delle conclusioni della Conferenza sul futuro dell’Europa, il Parlamento ha attivato l’articolo 48 del TUE avviando la procedura di modifica dei Trattati UE. Abbiamo elaborato emendamenti concreti ai Trattati sulla base dei risultati della COFE e, in ultima analisi, spetterà al Consiglio europeo approvare la convocazione di una Convenzione a maggioranza semplice. Da molto tempo il gruppo Verde/EFA sostiene riforme sostanziali dell’UE che richiedono una modifica dei Trattati tra cui: fine dell’unanimità in Consiglio per la politica fiscale, la politica sociale e la politica estera e di sicurezza, diritto d’iniziativa del Parlamento, applicabilità universale ed esecutività della Carta dei diritti fondamentali dell’UE, obiettivi climatici inseriti nei Trattati, protezione delle minoranze nazionali e rafforzamento del ruolo delle regioni
Organismo etico dell’UE: Il relatore verde ha ottenuto l’istituzione, per la prima volta in assoluto, di un organismo etico dell’UE per le istituzioni dell’Unione, stabilendo standard comuni e garantendo l’esame di singoli casi da parte di esperti indipendenti.
Partecipazione dei cittadini: Conferenza sul futuro dell’Europa – Per migliorare la nostra democrazia europea, abbiamo bisogno di una maggiore partecipazione dei cittadini. Abbiamo lottato duramente per ottenere la Conferenza sul futuro dell’Europa. Il suo processo e le sue progressive raccomandazioni sono un successo per il nostro gruppo. L’attuazione è ora fondamentale.Ci stiamo inoltre battendo per rafforzare la partecipazione dei cittadini in Europa con un’agorà permanente di cittadini che lavori su questioni specifiche
Cittadini mobili dell’UE: aumentare l’affluenza alle urne dei cittadini mobili dell’Unione – La nostra relazione al Consiglio è il tentativo più ambizioso di coinvolgere il maggior numero possibile di europei nelle elezioni dell’UE. Ci siamo assicurati che le informazioni siano disponibili in tutte le lingue dell’UE e che i seggi e le cabine elettorali siano accessibili a tutti. Inoltre, abbiamo incluso un ruolo strumentale della società civile per contribuire a promuovere le elezioni locali e dell’UE
Garantire l’attenzione e il seguito alle petizioni dei cittadini – Nell’ambito del lavoro alla commissione per le petizioni, i nostri eurodeputati sono stati fondamentali nel dare voce a migliaia di cittadini, associazioni e ONG che hanno denunciato attraverso petizioni le violazioni dei diritti nell’UE. Abbiamo fatto in modo che tutti questi cittadini potessero presentare pubblicamente le loro petizioni alla commissione permanente del Parlamento europeo, dando seguito a una serie di risoluzioni (ad esempio sulla tutela dei diritti dei lavoratori, sulle questioni ambientali e sanitarie, sulle persone LGBTIQ+) e a missioni conoscitive in vari Stati membri
Continuamo a lottare per
Garantire che i fondi pubblici beneficiano di tutti i cittadini, non gli autocrati e dei loro compari corrotti
Proseguire la lotta per la trasparenza e l’integrità e contro la corruzione
Una missione di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo finanziata e guidata dall’UE
Accogliere le persone che cercano aiuto con umanità e solidarietà, non con paura
La piena parità tra uomini e donne in tutti i settori dell’occupazione e della vita pubblica